Bonus Ristorazione “Filiera Italia”: contributi a fondo perduto per i ristoratori
C’è tempo fino al 28 Novembre per richiedere il bonus ristorazione. Come funziona? Quali prodotti sono ammessi? Quali requisiti sono necessari per accedere? In questo articolo vedremo tutte le informazioni più importanti.
È un momento difficile per il mondo della ristorazione, un periodo che va avanti da mesi e che ora si sta facendo ancora più complicato dopo il recente cambio di colore della nostra regione, la Liguria, passata ufficialmente all’arancione, con l’obbligo di chiusura per bar e ristoranti. È una difficoltà che ci tocca da vicino: tutta la filiera agroalimentare si ferma e, insieme ai ristoranti, questo tocca anche i piccoli produttori come noi che lavorano esclusivamente con il settore Ho.Re.Ca. e non con la grande distribuzione. Sentiamo la preoccupazione e lo sconforto dei nostri clienti e quelle emozioni sono anche le nostre, vorremmo poter fare qualcosa ma ci sentiamo impotenti, purtroppo nessuno di noi singolarmente ha il potere di cambiare questa situazione. Possiamo solo cercare di adattarci, reinventarci e reagire, collaborare per uscirne tutti insieme il prima possibile. Crediamo profondamente nella collaborazione, nel rimboccarsi le maniche ed aiutarsi l’un l’altro, perché solo uniti possiamo risollevarci.
Abbiamo cercato di fare chiarezza e racchiudere in questo articolo tutte le informazioni principali per accedere al Bonus Ristorazione, legato alla Filiera Agroalimentare Italiana che, tra i vari aiuti messi in campo dal Governo, riguarda proprio la filiera e può essere un aiuto in più. Sappiamo che è una magra consolazione e che tutti vorremmo solo poter continuare a fare il nostro lavoro… ma visto che non è possibile, è bene utilizzare tutte le risorse possibili.
Il bonus ristorazione per sostenere la filiera agroalimentare italiana
Questo fondo per la ristorazione nasce da un decreto legge di Agosto 2020, convertito in legge ad Ottobre. È un contributo a fondo perduto che cerca di sostenere l’economia circolare, premiando chi fa squadra lungo tutta la filiera, è quindi legato al tentativo di contenere gli sprechi e le eccedenze alimentari per i prodotti DOP italiani.
Sono stati stanziati 600 milioni di Euro per aiutare gli acquisti della ristorazione avvenuti a partire dal 14 Agosto 2020, riguardanti una serie di prodotti considerati “ad alto rischio di spreco”, tra cui i prodotti vitivinicoli DOP e IGP, l’olio extravergine d’oliva italiano al 100% ed altri contenuti nell’Allegato 1 del Decreto.
Chi può richiedere il contributo a fondo perduto?
Il bonus ristorazione è rivolto alle attività ristorative che hanno come prevalente uno dei seguenti codici Ateco:
- Ristorazione con somministrazione – 56.10.11
- Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole – 56.10.12
- Fornitura di pasti preparati – 56.21.00
- Mense – 56.29.10
- Catering continuativo su base contrattuale – 56.29.20
- Alberghi limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo – 55.10.00
Un’altra condizione di accesso è avere un fatturato medio del periodo marzo-giugno 2020 inferiore di almeno il 25% rispetto al periodo marzo-giugno 2019, oppure aver avviato la propria attività dopo il 1° Gennaio 2019.
Infine, non possono accedere al Bonus le attività che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto relativo alle attività economiche e commerciali dei centri storici uscito in una legge di Agosto 2020.
Come funziona?
Il contributo a fondo perduto del bonus ristorazione copre gli acquisti avvenuti a partire dal 14 agosto 2020, quindi anche quelli già sostenuti negli ultimi 2 mesi, pagati con strumenti tracciabili o ancora da pagare.
Per poter accedere al bonus, il ristoratore deve presentare acquisti per almeno 3 tipologie di prodotti tra quelli inseriti nel decreto e, il prodotto principale su cui si chiede il contributo non può superare il 50% della spesa per cui si chiede il contributo. In particolare, ci sono una serie di prodotti considerati “ad alto rischio spreco” contenuti nell’allegato 1, che hanno priorità e danno più alta possibilità di accedere al contributo.
L’ammontare degli acquisti su cui si può richiedere il contributo deve essere incluso tra 1.000 e 10.000 euro iva esclusa. Il bonus riguarda i prodotti acquistati direttamente dal produttore ma si possono presentare anche fatture di grossisti e distributori, purché i prodotti acquistati siano quelli interessati dal decreto e l’intera filiera sia italiana.
Quali sono i prodotti coinvolti?
I prodotti coinvolti nel fondo sono di vario tipo ma quelli prioritari sono i prodotti DOP e IGP e i prodotti considerati ad alto rischio di spreco. Ne citiamo alcuni:
- vini DOP e IGP
- olio extravergine di oliva 100% italiano
- prosciutto crudo e cotto DOP
- latte 100% italiano
- prodotti della pesca e dell’acquacultura
La lista completa dei prodotti ammessi è disponibile sul portale della ristorazione, a questo link: https://www.portaleristorazione.it/tabella-prodotti.pdf
Come richiedere il bonus ristorazione?
Il bonus ristorazione si può richiedere online (procedura consigliata) sul Portale della Ristorazione, appositamente creato, oppure presso gli uffici postali. Le richieste vengono ricevute dal 15 novembre al 28 novembre 2020.
I documenti necessari per presentare la domanda sono:
- copia della visura camerale in corso di validità
- copia dei documenti fiscali (Fatture ed eventuali DDT) che attestano l’avvenuto acquisto dei prodotti su cui si richiede il contributo
- eventuale copia delle quietanze di pagamento associate alle fatture se già avvenute) (non obbligatorio in questa fase, possono essere allegate in un secondo momento)
Per inoltrare la domanda online tramite il Portale della Ristorazione è necessario accedere attraverso lo SPID. Se non si è in possesso dello SPID, questo può essere ottenuto attraverso vari canali (camera di commercio, banche ed altri). Tra le procedure per ottenerlo in modo veloce segnaliamo quello di Poste Italiane, soprattutto se si utilizzano già dei servizi delle Poste, come una semplice PostePay.
Come viene erogato il contributo?
Per ogni domanda ammessa, saranno garantiti almeno 1000 euro di contributo. I fondi restanti saranno poi ripartiti tra tutti i richiedenti, sarà possibile ricevere fino a 10.000 euro di contributo in base alle richieste e ai fondi rimanenti.
Se la domanda sarà accettata, il pagamento arriverà tramite bonifico di Poste Italiane, inizialmente per il 90% del contributo concordato. Il ristoratore dovrà poi presentare sul Portale la quietanza di pagamento al fornitore, dopodiché verrà versato l’ulteriore 10%.
Presentare la quietanza di pagamento è in ogni caso necessario, altrimenti si rischia la perdita del contributo e una sanzione amministrativa.
Sul Portale della Ristorazione si trovano facilmente tutti i moduli necessari per presentare la domanda ed una ricca sezione di Domande Frequenti per approfondire.
Spero che questo articolo possa essere utile ai nostri clienti e, se qualcuno ha difficoltà e poca familiarità con gli strumenti digitali, sono disponibile per dare una mano, scrivetemi a serena@poderegrecale.it
Possiamo fare poco per contribuire ma lo facciamo con il cuore.
A presto